La mobilità elettrica nel 2021: dati e trend
Biciclette e monopattini elettrici fanno parte di quella che viene definita micromobilità elettrica, ovvero una nuova soluzione per gli spostamenti urbani da tanti considerata come più intelligente e smart.
I vantaggi della micromobilità elettrica sono in effetti evidenti e tangibili, primo tra tutti il tema della sostenibilità, ma anche quelli legati alla possibilità di spostarsi agilmente nel traffico cittadino evitando anche il problema dei parcheggi.
Proprio questi punti di forza, insieme ad un’attenzione e una sensibilità sempre maggiori sui temi di ecologia e salvaguardia del Pianeta, hanno portato ad una rapida e grande espansione della micromobilità elettrica nei centri urbani negli ultimi anni. Un trend che continua a crescere e che vede sempre più biciclette e monopattini elettrici popolare le strade cittadine.
Tuttavia, la micromobilità elettrica è solo una parte di un settore in continua espansione come quello della mobilità elettrica che, oltre a monopattini e biciclette elettriche include anche tutte le altre opzioni di spostamento elettriche, dalle automobili al trasporto pubblico, fino alla grande ondata dello sharing.
In generale, tutto il comparto della mobilità elettrica continua a registrare numeri sempre migliori, anno dopo anno, ma come è andata nel 2021?
Abbiamo raccolto qualche dato e qualche ricerca sulla mobilità elettrica e sui dati e i trend del 2021, per una panoramica su come sta andando questa grande evoluzione (e rivoluzione) della mobilità.
La crescita della mobilità elettrica continua nel 2022, anche nell’automotive
Il 2021 da poco concluso può essere considerato non solo come un anno incoraggiante per quanto riguarda i dati sulla mobilità elettrica, ma si mostra come una vera e propria conferma di un trend che vede sempre più centrale la necessità di nuovi modelli di viabilità più sostenibili. Dati che raccontano di una fetta di popolazione sempre più ampia pronta ad abbracciare la mobilità elettrica nelle sue diverse forme.
I dati che mostrano questa crescita sono ad esempio quelli raccolti dall’Osservatorio E-mobility 2021 che ha monitorato gli andamenti e i trend del settore della mobilità elettrica, nella sua interezza, in questi ultimi anni.
Queste ricerche sono estremamente utili per comprendere “a che punto siamo” nel processo di cambiamento della mobilità e per intuire le possibili sfide e opportunità del settore dell’elettrico.
Partendo dal settore automotive, da sempre considerato più ostico e più “lento” nel passaggio ad una mobilità elettrica, l’Osservatorio E-mobility mostra un aumento delle immatricolazioni e dei noleggi a lungo termine di veicoli elettrici nella prima metà del 2021, con addirittura un +53% rispetto a maggio 2020.
Questo trend si è poi ridimensionato nell’ultima parte dell’anno, a causa delle gravi difficoltà di approvvigionamento che stanno coinvolgendo le aziende produttrici di tutto il mondo, ma i numeri rimangono incoraggianti e, soprattutto, fanno emergere una domanda sempre più ampia di veicoli elettrici.
La mobilità elettrica nel settore pubblico
Sempre nel 2021 si notano tendenze positive anche per quanto riguarda la volontà degli enti pubblici di puntare sempre di più sul settore della mobilità elettrica.
Proprio tra le flotte degli enti pubblici italiani si nota un numero sempre più alto di vetture elettriche. Al 2021, infatti, il 54% degli enti pubblici dispone di almeno un veicolo ibrido o elettrico nella sua flotta veicoli, mentre il 4% delle PA può già contare su flotte con oltre il 50% dei veicoli elettrici.
Dall’Osservatorio E-Mobility emergono poi informazioni interessanti anche in merito a cosa ha spinto e cosa spinge tuttora sempre più enti pubblici a scegliere di aumentare la percentuale di veicoli elettrici.
I dati mostrano infatti che la principale motivazione che spinge 5 PA su 10 a scegliere l’elettrico è legata alla riduzione dell’inquinamento, mentre 2 PA su 10 sono più propense a puntare sull’elettrico grazie agli incentivi legati a questo settore.
Questi dati mostrano due cose particolarmente importanti: un’attenzione e una sensibilità crescente al tema della mobilità sostenibile anche tra gli enti pubblici e il grande ruolo che gli incentivi ricoprono nell’evoluzione dei modelli di mobilità.
L’esplosione della sharing mobility elettrica
Volenti o nolenti, è impossibile non considerare gli effetti della Pandemia sulla società e su tutti i suoi settori in questi ultimi anni, e anche la mobilità non fa eccezione.
Lockdown, restrizioni, nuove modalità di lavoro più agili e flessibili, smart working, sono tutti elementi che hanno considerevolmente cambiato le nostre abitudini, non solo lavorative, ma anche di spostamento.
Tra il 2020 e il 2021 abbiamo assistito, in via generale, ad un numero minore di lavoratori pendolari, oltre che ad un numero di chilometri mediamente percorsi. A questo, si uniscono anche alcuni cambiamenti persino nell’abitudine di utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti urbani, con un calo dovuto alla necessità di evitare luoghi chiusi e affollati.
Tutto questo però, guardando il lato positivo, è divenuto nel 2020 e nel 2021 un vero e proprio acceleratore di un trend che era già nato e che ha visto un incredibile incremento negli ultimi anni, ovvero quello legato alla sharing micromobility elettrica.
Se infatti la sharing mobility che comprende i veicoli a quattro ruote ha anch’essa subito un calo a causa dei lockdown, sono invece cresciute sempre più le flotte di monopattini elettrici e biciclette elettriche in sharing, con i primi a fare da padroni, dando una forte spinta alla micromobilità elettrica.
Secondo l’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility (OSM), nel 2021 1 veicolo condiviso su 3 in Italia è un monopattino elettrico, mentre se si escludono le auto sono addirittura 9 su 10 i noleggi di monopattini elettrici in Italia.
In breve tempo quindi, il monopattino elettrico è diventato il veicolo condiviso più diffuso nel Paese, tanto che a Ottobre 2021 è stato necessario emanare una nuova regolamentazione per la circolazione dei monopattini elettrici, sempre più popolari tra le strade cittadine.
Secondo i dati registrati dall’OSM nel 2021: nel 2020 si contano oltre 35.000 monopattini elettrici condivisi e oltre 34.000 biciclette elettriche condivise, rispetto ai 4.000 e 33.000 del 2019.
Tutti questi dati relativi alla crescita della sharing mobility sono estremamente importanti, perché molto spesso proprio i veicoli condivisi possono essere il primo “approccio” per molte persone con la micromobilità elettrica. Un passo importante che spinge poi tante di queste persone ad acquistare un proprio monopattino elettrico o una bicicletta elettrica, abbracciando così completamente una nuova modalità di mobilità più agile, più intelligente e sostenibile, in una parola, più smart!