Storia del monopattino elettrico: come è nato il protagonista della micromobilità elettrica
Inizialmente considerato una novità, poi diventato uno dei mezzi più utilizzati per gli spostamenti cittadini, in questi ultimi anni il monopattino elettrico si è sicuramente “preso la scena” e la sua diffusione è cresciuta a dismisura.
Oggi il monopattino elettrico è, forse ancor più della bicicletta elettrica, il “simbolo” di un nuovo modo di muoversi in città, di una modalità di trasporto alternativa, più agile e più sostenibile: quella che viene chiamata micromobilità elettrica.
In pochissimo tempo, le strade cittadine di tutto il mondo hanno iniziato a popolarsi di questi nuovi mezzi elettrici, sempre più efficienti sia dal punto di vista della comodità (basti pensare a traffico e parcheggio) sia dal punto di vista della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
Ovviamente però i monopattini elettrici non sono comparsi dal nulla. Quando sono nati quindi i monopattini elettrici? Chi li ha inventati e cosa si sa dell’evoluzione di questo mezzo elettrico?
In questo articolo proviamo a ripercorrere la storia dei monopattini elettrici, dalla loro invenzione ad oggi: una storia curiosa e che ha origini recenti, ma forse meno recenti di quanto immagini.
Quando è stato inventato il monopattino elettrico?
Se nel nostro articolo sulla storia della bicicletta elettrica abbiamo parlato di primi prototipi addirittura risalenti a fine del 1800, con i monopattini elettrici le origini sono da ricercare in tempi un po’ più recenti ma comunque sorprendenti!
Il primo monopattino elettrico infatti risale addirittura agli inizi del XX secolo, per la precisione al 1916!
Tre anni prima, nel 1913 l’inventore statunitense Arthur Hugo Cecil Gibson inventò il primo prototipo di monopattino elettrico, per brevettarlo poi proprio nel 1916.
Da qui iniziò la prima produzione di monopattini elettrici da parte dell’azienda Autoped Company, situata a Long Island, New York, che diede quindi vita ai primissimi modelli di questo mezzo che prese il nome dell’azienda stessa ovvero Autoped!
Realizzati dal 1915 al 1922, i primissimi monopattini elettrici o Autoped si presentarono al mercato anche all’epoca come una vera e propria rivoluzione della mobilità, con l’obiettivo di cambiare completamente gli spostamenti brevi e la vita di “medici, studenti, droghieri, farmacisti e altri commercianti”, “Collezionisti, riparatori, fattorini” e “chiunque volesse risparmiare denaro, tempo ed energia negli spostamenti”.
Il primo monopattino elettrico Autoped si presentava con una pedana in legno, un’alimentazione a gas (a differenza della sua generazione moderna elettrica), pneumatici da 24 cm e un motore a quattro tempi da 155cc raffreddato ad aria posizionato sulla ruota posteriore che gli consentiva di raggiungere i 56 km/h di velocità con un’autonomia di 53 km/L.
Una curiosità divertente? Autoped, il primo monopattino elettrico della storia era già stato progettato per far sì che fosse pieghevole, proprio come i monopattini elettrici più moderni. In fondo la comodità non passa mai di moda.
Autoped fu senza dubbio qualcosa di nuovo e insolito per l’epoca e si presentò come il “Veicolo a motore di milioni di persone” e “a un prezzo talmente basso, quasi alla portata di tutti”.
Forse però proprio quel “quasi” fu uno dei motivi dello scarso successo del monopattino elettrico al suo esordio.
I primi Autoped infatti avevano un costo di circa 100$, una prezzo senza dubbio economico oggi, ma che in quel periodo risultava piuttosto proibitivo per numerose persone.
Così, Autoped fece fatica a decollare davvero e fu necessario aspettare ancora un po’ per vedere nuove versioni più efficienti, più moderne e anche più economiche del monopattino elettrico tornare sul mercato per poi esplodere definitivamente.
Oggi che i monopattini elettrici stanno diventando anno dopo anno una conferma, parliamo anche noi di rivoluzione della micromobilità elettrica. Chissà che il mancato decollo del monopattino elettrico al suo esordio non sia da imputare anche ad un mondo non ancora pronto ad accogliere una rivoluzione così importante.